LA MIA PRIMA MEZZA…PEP

Ed ecco il mio racconto.

Ho corso i miei primi 21 km, la mia prima Mezza Maratona!
Senza l’invito di ALAN e il suo supporto non avrei avuto questa opportunità.
Lui mi ha chiesto, durante la riunione del martedì, quale fosse il mio obiettivo in quel momento…ed io che l’ho presa un po’ alla larga ho risposto con un: “Sì, cioè…nel senso che…mi piacerebbe fare una mezza…si ma con calma eh… magari verso Febbraio…Marzo”
Da lì al ti accompagno io alla prima mezza è stato un attimo.
Alan:”Pep, Preparati a correre per Milano: andremo alla Halfmarathon21…a Novembre”
Io:”Novembre 2021? Perfetto”
Alan:”No, questo”
Io:”Grazie, mi hai tolto le parole di bocca”
Quindi parto dai ringraziamenti in primis a Lui e a tutto il Gruppo dei Reds, con cui da Marzo di quest’anno ho vissuto momenti di fatica, condivisione e gioie indimenticabili:
GRAZIE di cuore allo ZIO e a tutti REDS: Runners e Walkers!
E’ stata una preparazione difficile, interrotta nell’ultimo mese da dolori alle tibie, ai talloni e alla schiena…in pratica dall’età… Ma dopo ogni stop ci ho riprovato: avevo dato la mia parola e la società si era giàattivata per l’iscrizione. Questi segnali già mi rassicuravano e mi guidavano verso la mia prima mezza maratona.
E’ stata una giornata di pioggia, avvolta dal classico grigio Milano e forse ho fatto commuovere anche ilcielo…Il primo obiettivo l’avevo raggiunto: raggiungere la griglia di partenza insieme ai Reds.
Tra noi c’era anche Michele che, come me, provava per la prima volta a percorrere questa distanza.
Il secondo obiettivo era raggiungere il traguardo e senza prestare attenzione al tempo.
Un fiume di gente, la musica altissima, gli scatti e i selfie prima della partenza e poco dopo mi sono ritrovato trascinato da un’onda di persone, che si riversava per le principali vie di Milano.
Dopo i primi km io, Alan e Michele viaggiavamo ad una velocità di crociera di circa 6 min/km. Abbiamo iniziato a rallentare e nel frattempo vedevo i pacers, che superandoci, “trainavano le persone”, con i tempi scritti sui loro palloncini colorati.
Dopo circa quattro km una delle sensazioni più belle, abbiamo sentito il silenzio ovattato di Milano e un suono che ci ha toccato il cuore: migliaia di passi scandivano con un ritmo incessante la nostra corsa.
Sensazione indimenticabile.
All’ottavo km Michele che si sentiva pronto per accelerare si è sganciato e non l’abbiamo più visto!…L’ho rivisto due settimane dopo…(Ma quanto ha corso?!)

Che strano correre e nella stessa giornata rivedere luoghi di Milano, che avevo visitato in diverse occasioni e con altri mezzi. Le mie gambe e la corsa me li hanno fatti rivedere tutti in una volta sola!
Seconda sensazione indimenticabile.
La pioggia aumentava e a circa metà strada costeggiavamo il parco di Porta Venezia e incrociavamo i runners che seguivano i palloncini “con i tempi seri”, quelli che percorrevano la gara intorno all’ora e trenta.
Ma questo non mi ha sconfortato e Alan mi ha motivato ricordandomi che ormai eravamo a metà strada.
Il ritmo è sempre stato costante, 06:30 e solo verso i 15 km (…al massimo nella mia vita ne avevo percorsi 16 consecutivi…), ho iniziato ad accusare qualche crampo al polpaccio destro, ma per fortuna è sparito poco dopo.
Al 16 km abbiamo superato un Senior della mezza, un uomo di circa 60 anni che si auto-incitava! “Forza Lucio! Dai non mollare Lucio, ti sei allenato, non puoi mollare proprio ora”. E noi lo abbiamo ulteriormente incitato a non fermarsi! Mi ha fatto tenerezza ma allo stesso tempo mi è salito il milanese imbruttito e mi sono detto: “Davide cazzo non puoi arrivare pure dopo Lucio!”
Pensavo di soffrire di più negli ultimi chilometri e invece sentivo la voglia di accelerare e Alan mi ha motivato fino alla fine! E’ stato prezioso e mi ha anche ripreso mentre tagliavamo insieme il traguardo: non capita tutti i giorni di correre al fianco di chi ha superato l’ardua prova dei 100 km del Passatore e recentemente ha partecipato alla Maratona di New York.
Dopo aver superato i pacers, con i palloncini che segnavano le due ore e venti minuti, abbiamo tagliato il traguardo con un tempo di: 02:19:50. Come sempre Lento&Contento!
Con questa esperienza posso affermare di aver superato due cose: me stesso e la prova del palloncino.
Non ho ancora in mente quale sarà il mio prossimo obiettivo ma nel frattempo ho già preso un nuovo paio di scarpe!
GRAZIE REDS!

100km del Passatore

Dopo l’impresa di Sabato, Marco e Alan ci raccontano la loro esperienza di un’impresa:

Ed eccoci qui, dopo aver superato questa grande prova, con gli occhi lucidi dopo aver letto le splendide parole che sono state scritte su di noi… come avrete tutti letto, abbiamo affrontato delle difficoltà lungo il percorso, e nonostante non sia stato semplice, siamo riusciti a superarle e a portare a termine il nostro obiettivo: arrivare a Faenza!! Quei maledetti 100Km, che solo a pensarci ci fanno ancora dare dei pazzi … Ma di una sola cosa eravamo certi alla partenza, mai avremmo mollato…Troppi i sacrifici fatti nei mesi precedenti, troppa la voglia di vincere questa sfida per poter mollare. Durante il percorso ci ponevamo dei piccoli traguardi, grazie ai quali continuavamo a macinare Km con l’obiettivo di arrivare ai 70, perché, da lì in poi, non saremmo stati più da soli…lì avremmo trovato i nostri amici ad aspettarci, lì avremmo trovato l’ammiraglia, che ci avrebbe affiancato sostenendoci fino alla fine. Stiamo parlando di Davide Cantoni e di Sergio Taverna, che ci hanno raggiunto per darci un sostegno fisico e psicologico . A Sergio che ha percorso con noi gli ultimi 30 km, incitandoci e facendoci dimenticare le fatiche accumulate e a Davide, che armato di tanta pazienza, al volante dell’ammiraglia , ci attendeva ad ogni 5 km, per constatare che il nostro stato fisico fosse adeguato. Condividere con loro la gioia dell’arrivo e percepire dai loro occhi questa grande emozione, ci ha fatto comprendere il grande valore del cuore Reds…. grazie ragazzi, grazie Reds
Alan & Marco