Come da tradizione, dopo il completamento della propria prima maratona, pubblichiamo il racconto del nostro fedelissimo REDS Alan:
La mia prima maratona Milano 2018
“Se vuoi correre un miglio, corri un miglio. Se vuoi vivere un’altra vita, corri una maratona” (e. zatopek)
Ho iniziato a correre nel 2016 per diversificare gli sport che praticavo. Da subito ho percepito sensazioni uniche, dai primissimi 5 km, passando da una mezza maratona fino ad arrivare alla maratona di Milano.
L’idea di cimentarmi in un’impresa come la maratona fu da subito stimolante e allo stesso tempo una distanza così lunga mi spaventava, ma, i racconti dei miei amici runners, in merito alle emozioni e sensazioni che ti lascia questa competizione fa si che non puoi fare a meno di non pensarci e di voler riuscire nell’impresa.
A questo punto la domanda sorge spontanea: come mi preparo?!
Fondamentale è stato un amico, conosciuto da tutti come “il Brusa”, un runners con tanta preparazione che
mi ha portato, piano piano e con il ritmo giusto, ad arrivare a km mai raggiunti, così da darmi la consapevolezza di poter intraprendere questa incredibile avventura.
Inizio ad allenarmi con l’obbiettivo di percorrere tutti i 42,195 km previsti, senza mai fermarmi, senza camminare e soprattutto, senza soffrire troppo. Le settimane volano, le distanze che prima sembravano impossibili ora scivolano veloci e al termine di ogni allenamento torno a casa felice.
A pochi giorni dalla maratona la tensione sale, hai paura che, avendo fatto come tuo lungo 33km, non sia sufficiente e che non avrai le giuste energie per affrontare gli ultimi km.
Ed eccomi alla mattina della gara…. sono calmo, mi godo tutti i momenti in compagnia del mio gruppo di amici Reds Runners, dal treno che ci porta a Milano fino al momento di schierarsi in griglia.
L’eccitazione sale e lo sparo sancisce la mia partenza e quella dei miei compagni di avventura:
“Brusa;Capitano;Mirko;Sergio;Visio;Francesco”. I km passano tra un ristoro e l’altro abbracciando il calore del pubblico di Milano e ricambiando un “cinque” a quei bambini che apprezzano questo sport.
L’incredibile passaggio in Duomo cantando “O mia bella Madunina” tra lo stupore e gli applausi del pubblico è stato veramente emozionante come quando, passando nei music point, gli speaker di RDS
gridavano “forza REDS”
Vicini alla soglia dei 30 km le mie sensazioni sono positive, zero dolori, mi sento veramente bene…. i mie
pensieri vanno ai mie compagni di avventura: Sergio purtroppo deve fermarsi per un problema che lo costringe al ritiro, Mirko, a causa di un ginocchio gonfio e dolorante, zoppicando continua…. “eroe”.
Il Capitano e Visio sono affaticati a causa dei pochi km effettuati in preparazione, ma, nessuno si dà sconfitto e l’amico Brusa, compatta il gruppo e detta il ritmo per affrontare gli ultimi km motivando tutti da vero leader.
Arriviamo fino al 37 km tutti insieme, il Capitano e Mirko sono costretti a rallentare e camminare per riprendere le forze ma, “arriveranno al traguardo”; è un dispiacere abbandonarli, ma in quel momento l’unico pensiero è mantenere il ritmo per concludere la maratona.
Ormai siamo all’ultima svolta, si vedono le transenne finali e la gente dietro di esse che incita tutti i corridori e, in particolare, noi tre “Brusa, Visio ed io” che, cantando ed alzando le mani al cielo, ci apprestiamo a tagliare il traguardo con un tempo di 04.53:03.
E’ stata una delle esperienze più intense ed emozionanti della mia vita, grazie amici Reds Runners.Alan Clusaz