La prima Maratona di Simona

Eccoci a leggere il racconto della Prima Maratona di Simona:

Da zero a 42k..fino a qualche anno fa odiavo correre e consideravo i runners dei pazzi fulminati e oggi mi ritrovo descrivere cosa ha rappresentato per me la corsa per eccellenza ,la regina delle distanze, sua Maestà la Maratona
Per me la Maratona è tutto quello che c’è prima della gara
La preparazione, la dedizione, la disciplina ,i sacrifici, la tabella che prepotentemente entra nella tua vita per prenderne il comando..e’ subdola lo fa piano piano in punta di piedi e poi ti ritrovi dentro una lavatrice è lei che comanda, tutto il resto passa in secondo piano o quasi
Nei tre mesi di preparazione ho provato un’infinità di sentimenti : paura,ansia,angoscia,sconforto ma anche gioia, adrenalina,felicità per un’esperienza nuova che stavo costruendo che stavo plasmando su me stessa
La costanza delle uscite con il caldo,il sole,il freddo,il vento e la pioggia ..le ripetute,i lunghi,nulla ti può fermare devi essere sempre pronta perché questo è nulla rispetto a quello che ti aspetta in Maratona..almeno così mi hanno detto i runners seri, quelli che le Maratone le mangiano a colazione perché sono dei veri duri
Arriva il giorno della gara, finalmente non vedevo l’ora! Adrenalina a cannone, ora spacco tutto!!!
Decido di stare con i pacers delle 4 ore! Avevo energia e gambe da vendere, ma quanto vanno piano questi!!Adesso questi li pianto qui ( 15k ) e me ne vado…ma no..ecco la mia vocina..
Ringrazio chi mi ha dato questo consiglio: “stai li,stai calma,i secondi guadagnati all’inizio sono minuti persi alla fine” e io l’ho ripetuto come un mantra, sono stata li..
Poi al 37k ho incontrato lui..il maledetto muro della maratona
Ho sbattuto contro, le gambe non andavano più la mia testa comandava, ma loro non rispondevano
Mi si è aggrovigliata l’anima, sono stati i km più lunghi difficile e duri
Se avessi avuto la forza di piangere l’avrei fatto.. non potevo mollare per tutti i sacrifici fatti in preparazione, per tutto il tempo che ho dedicato a questa giornata.. non potevo mollare
Non mi nascondo, ho sofferto tanto e avevo una rabbia furibonda, dovevo arrivare!
Sono arrivata, l’Arena era li maestosa ho varcato il traguardo e mi sono sentita svuotata
L’esperienza della Maratona, nel mio piccolo, mi sento di consigliarla ai runners che hanno voglia di misurarsi con se stessi, io l’ho vissuta così una sfida con me stessa ho superato il mio limite!
Ringrazio Claudio che mi ha supportata e sopportata in questi mesi di preparazione è stata un’esperienza di condivisione indescrivibile, tutti i Reds gruppo meraviglioso in modo particolare i miei compagni di avventura di Verona, grazie grazie grazie..vi voglio bene!
Oggi posso dire che la Maratona mi ha preso di più di quello che mi ha restituito, non so se avrò la forza e il coraggio di farne un’altra ma mai dire mai..il tempo sbiadisce le sensazioni negative ed esalta quelle positive..vedremo per ora mi riapproprio del mio tempo e mi godo il riposo e continuo a pensare che i runners siano dei matti fulminati, ma ho imparato ad amare la corsa